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allegra ma non troppo

2020

"Subito dopo la riapertura del lockdown, mi sono ritrovata da sola nello spazio di AlbumArte a registrare i movimenti della mosca bianca: una scultura-dispositivo che utilizzo per raccontare diversi punti di vista, prospettive non completamente svelate dei luoghi che attraverso. In 3’43’’ AlbumArte si svela e lo sguardo si sofferma sulle sue pieghe in una sorta di esplorazione del luogo nel luogo, accompagnata da un audio dal sapore bucolico che spiazza e ci sposta altrove, all’esterno. L'inaspettato contesto sonoro mi ha traghettato nella decisione del titolo. Allegra ma non troppo fa riferimento al primo movimento musicale di “risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna” della Sinfonia n.6 di Beethoven detta Pastorale, ma allo stesso tempo sottolinea uno stato d'animo. Reduce di questo tempo diverso che abbiamo vissuto, la mosca bianca rimane sospesa in un soliloquio ma nell’ultima scena del video è in attesa del pubblico. Compagna di viaggio irrequieta fa da guida, ci mostra l’inedito nell’ordinario. Si mimetizza, gioca a una sorta di “caccia all’intruso”, si sposta in ogni sequenza fino a diventare un elemento accogliente".

"Immediately upon the reopening after the lockdown, I found myself alone in the AlbumArte space recording the movements of the white fly: a sculpture-device that I use to tell different points of view, perspectives not completely revealed of the places I pass through. In 3’43” AlbumArte reveals itself and one’s gaze lingers on its folds in a sort of exploration of the place in a place, accompanied by a bucolic audio that displaces and moves us elsewhere, outside. The unexpected sound context led me to decide the title. allegra ma non troppo refers to the first musical movement of “awakening feelings upon arrival in the countryside” of Beethoven’s Symphony No. 6 called Pastorale, but at the same time emphasizes a state of mind. Returning from this different time we have lived, the white fly remains suspended in a soliloquy but in the last scene of the video it is waiting for the audience. A restless travel companion acts as a guide, she shows us the unpublished in the ordinary. She camouflages herself, plays a sort of “intruder hunt”, moves in each sequence until she becomes a welcoming element".

© 2019 sonia andresano